sabato 7 novembre 2009

L'uomo dello Spirito

Il vento soffia dove vuole, ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove va. Così chiunque è nato dallo Spirito. Gv 3,8
Prima caratteristica di chi vive nello Spirito è l'autonomia. Lo Spirito si muove dove vuole, e non secondo le esigenze della mente e delle convenzioni umane. Autonomia tale da poter vivere in un deserto da solo. Autonomia dai legami obbliganti del sangue, del casaro, del passato, delle culture, delle paure.

Quando Dio chiama i suoi uomini a servire il suo popolo chiede sempre loro potature potenti, chiede di lasciare padre e madre, terra, casa, paese, ricordi, sicurezze umane. Dio chiama ed educa all'autonomia attraverso il deserto, solitudini, prove, fughe, lunghi viaggi.

Quando un uomo è capace di affrontare da solo e in profonda intimità il suo rapporto con Dio, quando è capace di affrontare da solo la solitudine, la paura, la fame, il freddo, il viaggio, la tentazione, allora è pronto.
L'uomo dello spirito è percettivo, è sensibilissimo alla voce di Dio, è intimo a sè stesso. Questa percettività rende l'uomo dello spirito non violento, intelligente e umile, ma al tempo stesso indeformabile e duro come la pietra.

Ma non sai dire da dove viene e dove va. L'uomo dello spirito è il figlio del presente, non ha un passato che lo lega, non ha un futuro che lo angoscia. Le tracce dell'uomo dello spirito sono coniugate e visibili al presente. Non sai da dove viene, non sai dove va, è imprevedibile e in quanto tale incontrollabile.

Il Padre desidera essere amato anche nella verità, nella verità delle azioni, coerenti alla parola di Dio, cioè nell'interdipendenza.

L'interdipendenza, questa è la seconda caratteristica dell'uomo dello spirito.
Il Padre desidera essere amato nella verità di te stesso e non di quello che ti hanno costruito addosso gli altri in tanti anni di condizionamenti, nella verità delle tue azioni di giustizia e solidarietà. Nella verità delle tue azioni di perdono e non-violenza. Il Padre desidera essere amato nella verità dei fatti e non delle chiacchiere. Fatti, azioni, scelte che aderiscano realmente alla verità della parola di Gesù e del messaggio del vangelo.

L'uomo dello spirito è autonomo, ma al tempo stesso capace di verità nell'interdipendenza della collaborazione, della condivisione, della comunità, della relazione. E' percettivo riguardo i segni dei tempi, è collegato al suo tempo, attento agli spazi e alla libertà altrui, concentrato sulla voce di aiuto dei suoi fratelli.

Autonomi e interdipendenti, così Dio vuole i suoi figli, adoratori dell'Assoluto. Di questi uomini Dio è desiderante, di questi amanti Dio attende l'amore.

Gesù dice: "Credimi: viene il momento in cui l'adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme; viene un'ora, anzi è già venuta, in cui gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio. Dio è Spirito. Chi lo adora deve lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla verità di Dio".

da "Tutti Ti Cercano" di Paolo Spoladore pag. 327-329

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