sabato 8 novembre 2008

L'amore se ne va

Da tanti anni mi piacerebbe dire qualcosa di originale e, soprattutto, di sostanza su questo argomento, uscire dai luoghi comuni, dalle frasi fatte. Non è facile.
Siamo talmente imbevuti di luoghi comuni, di pregiudizi, di cultura edo-consumistica che, come dice Vasco, "non sai dire neanche se quello che hai in testa l'hai pensato te".

Per esempio, affermazioni come "L'amore non ha età", che valore hanno ? E cosa ne pensa la gente ? Più che altro, probabilmente, bisognerebbe valutare le differenze tra le persone, maturità, interessi comuni, progetti per il futuro...
C'è un'età per avere una storia seria ?
Cosa significa una storia seria ? Vincoli ? Interiori ? Esteriori ?
Cos'è la libertà ? Si può coniugare Amore e Libertà ?

Provo a disegnare uno scenario che possa fare, almeno per me, un po' di chiarezza.
Al tempo che fu ho studiato diversi libri di psicologia su questo tema, e quello che mi convinse di più fu quello che rappresentava l'amore di coppia come il perfetto equilibrio di 3 componenti:
1) filia, l'amicizia, gli interessi comuni
2) eros, l'attrazione fisica, l'amore passionale ed egoistico
3) agape, l'amore gratuito, che fa dono di sè

Questo approccio teorico ha il pregio di fare chiarezza nel senso di distinguere tra i vari tipi di amore, di sentimenti, e riconoscerli, chiamarli per nome... credo sia importante per riuscire a comunicare con l'altro.

La mia ricetta è, a parole, molto semplice, fatta di soli 2 punti:
a) Conoscersi
b) Crederci

Conoscersi significa conoscere sè stessi e conoscere l'altro e lavorare per superarsi e guarire le proprie ferite.
Crederci significa avere un forte moto interiore di fiducia nella relazione, e cercare di affrontarla con entusiasmo e in modo attivo, prestando attenzione all'altro, comunicando i propri movimenti interiori e lavorando a questa creatura, la relazione tra me e te, come ad una pianta delicata.

Non che io sia in grado di fare tutto ciò ma.
Cerco.
Ci provo.
Tento di fare il mio "the best of".
Io non lo so, il tempo mi dirà se sarà sufficiente. Quello che so è che, se uno non ci crede, l'amore se ne va.





p.s. La relazione
"Quando so definirmi, distinguermi da te e osare dirti di no comincio a rispettarmi. Quando esco dalla paura di essere rifiutato o abbandonato posso liberare il sentimento insopportabile di essere io il cattivo. Quando corro il rischio di scoprire che le risposte ai miei bisogni sono in me e non SOLO in te allora posso diventare un compagno a tutti gli effetti e costruire una relazione completa con te"

1 commento:

Anonimo ha detto...

condivido quello che scrivi...
anche se penso che il conoscersi e il crederci ad un certo punto vadano anche di pari passo...