"Se qualcuno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e verremo da lui e faremo dimora presso di lui" Gv 14,23-24
E' solo l'Amore che porta all'amore.
Nemmeno dalla fede nasce l'amore. Anche nelle relazioni umane c'è vera fiducia reciproca solo se c'è amore reciproco, e quando finisce l'amore finisce anche la fiducia vera.
Nemmeno la fede in Dio porta all'amore per Dio, ma è per l'amore di Dio che produce la vera fede in Dio. Altrimenti la fede si riduce a una semplice convinzione frutto di processi mentali. In cielo e in terra non esiste nessun'altra via.
Non c'è nessun'altra possibilità, nessuna realtà e dimensione può portare all'amore se non viene dall'amore. Da ciò che non è amore non può giungere amore. Dall'amore invece può nascere tutto ciò che di più bello ci può essere.
Non è osservare con zelo la parola di Gesù che porta automaticamente ad amare Gesù e Dio, ma è l'amore per la parola di Gesù che sicuramente un po' alla volta dona la forza anche per osservare fedelmente la sua parola. E' solo l'Amore che ci può far seguire Gesù e ascoltare la sua parola, questo non lo può fare il dovere, una legge, una religione. Essere cristiani per Gesù è solo una questione d'amore e non di altre realtà e dimensioni. Gesù infatti dice: Se uno mi ama, osserverà la mia parola, esattamente il contrario di ciò che ci è stato insegnato e che insegniamo quando affermiamo che osservando le leggi di Gesù un po' alla volta si può riuscire ad amarlo. Non si può fare. Anzi si può fare, ma non funziona, non regge, non è questo che vuole Dio. Usare l'osservanza di un principio morale per dimostrare ciò in cui crediamo è perverso, credere che l'osservanza di un precetto possa condurre l'uomo a cambiare il cuore verso l'amore è umiliante per l'uomo e sacrilego per Dio. Sarebbe come se Gesù avesse prima obbedito al principio di morire per la nostra salvezza e che un po' alla volta si fosse imposto di amarci. Assurdo. Satanico.
Seguire la parola di Gesù per dovere, in nome della legge, senza gioia e amore è l'abominio della fede e la profanazione più grande verso l'amore di Dio.
Dio non ci chiede di essere perfetti, ma innamorati di Lui. Ci chiede un amore grande, profondo, coinvolgente, così perseverante da non avere altri pensieri prima di Lui.
L'amore a volte chiede sacrificio, ma mai ci potrà essere vero amore chiesto per sacrificio e per dovere. Frasi del tipo: "Con tutto quello che ho fatto per te", "Io mi sono sacrificato per te e guarda cosa ho in cambio", sono di cuori dove Dio non ci abita proprio. Dio ci guida all'amore e alla gioia anche attraverso la strada stretta delle rinunce e della fatica se serve, ma Satana ci guida al senso del dovere e alla legge lontani dalla gioia e dall'amore.
L'obiettivo di Satana è portarci a vivere senza gioia. A lui non interessa se crediamo, se celebriamo l'Eucarestia, se preghiamo tutto il giorno, quello che gli interessa, quello per cui si affanna fin dall'inizio della storia umana, è fare di tutto perché facciamo le cose, qualsiasi cosa, senza gioia, amore e passione, ma per dovere e paura, vanità e interessi.
Ecco la pace di cui parla Gesù, la pace che solo lui ci può dare, è la pace che deriva dal vivere con amore tutte le cose che facciamo, la pace che viene dallo Spirito Consolatore che è lo Spirito dell'Amore di Dio. E' la pace che non conosce la paura della non fede, il turbamento dell'essere abbandonati. E' la pace che il mondo non può assolutamente dare, perché il mondo non conosce l'amore, ma conosce solo leggi, principi, doveri, precetti, interessi, controlli, regole. Il mondo non può dare pace perché non viene dalla pace.
Vieni Via di Paolo Spoladore pag. 106-108
sabato 16 maggio 2009
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